Capaccio-Paestum gemellata con Napoli.

Un pellegrinaggio di due giorni organizzato il cinque e il sei novembre con giro ai templi di Paestum e con visita al Santuario dei Getsemani.Tutto ciò non è stata l’unica condivisione che abbiamo avuto con il gruppo di Capaccio.

 La sera di sabato ci hanno portato in un agriturismo dove oltre a offrirci una buona cena abbiamo condiviso con loro anche una serata danzante con piccoli balli e canzoni. Un’altra esperienza condivisa è stato il giro a un caseificio di mozzarelle dove ci hanno mostrato un po’ come funzionava la lavorazione dei latticini e di come curavano i loro animali.Li è uscita tutta la nostra gioia perché abbiamo cominciato a farci le foto con le “bufale” costringendoci a prenderci in giro uno verso l’altro.

 Diciamo che questa prima parte è di come è andato il programma. Ma le emozioni sono quelle che devo sottolineare ancora una  volta: meteorologicamente eravamo preoccupati perché il primo giorno portava pioggia e quasi sicuramente la visita ai templi sarebbe saltata. 

Siamo riusciti invece a goderci il giro culturale come ci siamo goduti anche la Messa al Santuario dei Getsemani e il panorama che si vedeva dall’alto.

Come è stato detto nel pullman durante il tragitto non solo non ci fermano quattro gocce d’acqua ma è la pioggia stessa che si ferma al nostro passaggio. E’ stato un pellegrinaggio emozionalmente molto sentito perché ancora una volta la familiarità del gruppo si rafforza. Concludo con un grazie a tutti e ai prossimi impegni.

 

Di Nunzia Esposito (socia dell’Unitalsi Napoli)

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