Giubileo degli Ammalati 2025 di Nunzia Esposito

In alcuni casi non si riesce neanche a mettere su carta le emozioni, le sensazioni e i pensieri dopo aver trascorso un’esperienza particolare.

E per esperienza particolare intendo quella vissuta il 5 e il 6 aprile durante con il GIUBILEO DEGLI AMMALATI e del mondo della SANITA’ con la Sottosezione di Napoli dell’UNITALSI, sapendo oltremodo che, per problemi seri di salute del SANTO PADRE, non lo avremmo incontrato poichΓ© impossibilitato a presiedere i suoi appuntamenti.

Le emozioni cominciano al punto di ritrovo per la partenza e nell’attesa di organizzare la salita in pullman si salutano vecchi amici e nuovi, quelli della prima volta, senza il bisogno di presentarsi, e si comincia a parlare come ci si conoscesse da una vita, e senza accorgersene si arriva a Roma per iniziare il nostro cammino spirituale.

La prima tappa Γ¨ stata in un piccolo angolo di paradiso, gestito dalle suore Francescane Elisabettine Bigie di San LUDOVICO DA CASORIA, che ci hanno fatto sentire a casa: accolti, amati ed abbracciati.

Con la guida spirituale di don Giuseppe Venditto, abbiamo celebrato nella cappellina delle Suore la S. MESSA di inizio Giubileo, con la catechesi sul significato dell’evento straordinario che stavamo per vivere.

Nel piccolo giardino, ma a noi sembrava enorme, abbiamo condiviso la nostra Agape fraterna.

Ma le emozioni erano solo iniziate: la PORTA SANTA il cui passaggio Γ¨ stato fonte di impatto emotivo molto sentito in ognuno di noi, seguito dalla conferma della nostra Fede sulla tomba di S. Pietro con la recita del CREDO.

La domenica in PIAZZA SAN PIETRO ci siamo ritrovati insieme ad altre realtΓ  del mondo della malattia e della sanitΓ . Tutto trascorreva tranquillo, partecipando alla S. Messa Solenne presieduta dal Card. S.Em. Fisichella, dove si Γ¨ vissuto un reale sentimento di sofferenza e di fede.

Quando appare in lontananza, LUI, un puntino bianco su una carrozzina che arriva all’altare: ed Γ¨ lΓ¬ che la folla Γ¨ esplosa in un grido di gioia. LUI ha un nome PAPA FRANCESCO, malato tra i malati, come il Cristo tra l’umanitΓ  sofferente.

In un attimo con la sua inconfondibile voce, saluta e benedice tutti, per poi ritirarsi in Santa Marta sua residenza.

Emozione grande, lacrime di gioia hanno pervaso tutti. Non ce lo aspettavamo!

Vorrei concludere sottolineando anche i piccoli inconvenienti che possono sembrare insormontabili ma poi diventano motivo di risate, come essere circondati da quattro vigili del fuoco che dovevano gonfiare le due ruote di una carrozzina. Grazie di cuore a Loro che sono sempre a disposizione di tutti i cittadini.

Che altro dire? Niente di piΓΉ solo augurare di vivere altre emozioni e di condividere tutto ciΓ² in modo sereno nonostante tutto.

Nunzia Esposito

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